Scegliere la centrale wireless più adatta alle tue esigenze
Scegliere una centrale può non risultare semplicissimo, dal momento che fanno tutte cose simili ma in modi diversi. Si tratta quindi di una decisione soggettiva, che dipende dalle specifiche necessità di ogni utente. Possiamo fornirti delle linee guida e tratteggiare le differenze tra le centrali Vera, Zipato e Fibaro, ma non siamo nella posizione di offrire una risposta definitiva su quale sia la migliore per te. Abbiamo pensato di scrivere questo articolo per aiutarti a fare una scelta consapevole.
Che cosa fa una centrale?
La centrale (chiamata spesso anche centralina, controller o gateway) si occupa di controllare il tuo sistema domotico wireless. Ti permette di aggiungere e configurare dispositivi (attuatori, sensori, etc.) e di creare ed eseguire “scene” che permettono al sistema di operare autonomamente, come ad es. accendere le luci in base al movimento o all’orario. La centrale rende inoltre possibile l’accesso remoto attraverso Internet e dallo smartphone quando ti trovi lontano da casa.
Che cosa offre il mercato?
Oggi l’offerta di centrali è piuttosto ampia; noi di iDomotica ne abbiamo selezionate alcune che nel corso degli anni ci sono sembrate le più efficienti, compatibili e affidabili.
Zipato ZipaMicro
La più piccola centralina al mondo. basata su cloud, che offre un’interfaccia utente intuitiva e un innovativo creatore grafico di regole.Fibaro Home Center Lite
Basata sulla stessa interfaccia di Home Center 2, fa a meno di alcune funzioni per offrire un costo più accessibile.Fibaro Home Center 2
Centrale "premium" con un’interfaccia utente intuitiva e curata, pannelli dedicati a riscaldamento, allarmi etc. e possibilità di programmazione avanzate.Zipato Zipatile
Si presenta sotto forma di “mattonella” da fissare al muro. Offre un tablet Android integrato da 7 pollici per il controllo locale e dispone di alcune porte di controllo a bordo.Fattori da considerare
Come detto in precedenza, la maggior parte delle centrali fa cose simili ma in modi diversi, ma alcune sono più facili da usare di altre sotto certi aspetti (e magari sotto altri no), o ancora l’interfaccia utente incontra meglio i gusti personali dell’utente. Quale sia la migliore per te dipende da che cosa intendi farci, quanto sei preparato e portato verso la tecnologia e che tipo di sistema hai intenzione di creare. Un impianto semplice per controllare qualche luce è alla portata di tutte le centrali, e in questo caso potrebbe aver senso scegliere quella più facile da usare o farsi guidare dal fattore prezzo; per sistemi complessi, dove è necessario che molte cose accadano contemporaneamente, o se devi controllare un riscaldamento multizona, una centrale più avanzata rappresenterà senz’altro una scelta migliore. Ti presentiamo adesso le nostre personali considerazioni sui diversi aspetti delle centrali che offriamo.
Interfaccia utente e semplicità di utilizzo
Ognuna delle centrali ha la sua interfaccia utente (UI), che è quella che si utilizza per configurarla. La configurazione avviene sempre attraverso il browser del tuo PC o Mac, non servono (né esistono) applicazioni o programmi tradizionali; finita la configurazione arriva il momento dell’utilizzo pratico quotidiano, e qui ogni centrale ha la sua app per smartphone e tablet (che generalmente non permette di configurarla, ma ti offre solo il controllo). In aggiunta, esiste anche Imperihome, un’app di terze parti, in grado di controllare le centrali di cui parliamo in questo articolo, insieme a molti altri dispositivi smart, che offre diversi vantaggi e un approccio diverso rispetto a quelle dei produttori (leggi qui il nostro approfondimento).
Tornando all’interfaccia di configurazione via browser, è quella che utilizzerai quando dovrai aggiungere dispositivi, configurarli, creare le scene automatiche etc. Alcune UI sono state disegnate per risultare più semplici e intuitive (c’è maggiore cura per l’impatto grafico, sono state predisposte procedure guidate per situazioni comuni). Altre sono meno intuitive e richiedono maggiore impegno e pazienza per far funzionare le cose come desiderato. I produttori delle centrali che abbiamo selezionato nel corso degli anni hanno compiuto sforzi notevoli per rendere l’interfaccia utente dei loro sistemi il più intuitiva possibile, quindi la semplicità di utilizzo è un tratto comune a tutti e tre i produttori (Vera, Fibaro e Zipato). Le interfacce utente hanno tutte un aspetto differente, con filosofie diverse, ma Fibaro è quella che probabilmente a oggi offre quella più bella e semplice; Zipato è quella indubbiamente più “tecnica”, e Vera è ancora un po’ grezza sotto certi aspetti, ancorché funzionale.
È utile ricordare che, dopo aver effettuato la configurazione iniziale, e a parte qualche sporadica operazione di manutenzione, passerai la maggior parte del tempo a utilizzare il sistema attraverso l’app per smartphone o tablet. Ne consegue che, mentre la UI di configurazione via browser è importante, altrettanto lo sono le app per dispositivi mobili, che devono offrire un approccio semplice e diretto per il controllo anche agli altri membri della famiglia che utilizzeranno il sistema.
Compatibilità
Il supporto della più ampia gamma di dispositivi sul mercato è uno dei fattori cruciali nella scelta di una centrale. In teoria, dal momento i nostri sistemi di domotica wireless si basano su Z-Wave, un protocollo aperto e condiviso, i dispositivi che lo adottano dovrebbero funzionare con tutte le centrali; in realtà però capita che alcuni dispositivi utilizzino parti diverse della specifica Z-Wave, oppure che per semplicità progettuale il produttore non abbia implementato le classi Z-Wave meno comuni. Può accadere quindi che alcuni dispositivi, magari molto recenti o poco diffusi, non funzionino bene con certe centrali, o addirittura che una centrale non supporti un’intera classe di dispositivi (ad es. le serrature elettroniche). Questo non significa che una centrale abbia problemi o non funzioni, ma che il produttore ha scelto di non supportare alcune classi del protocollo Z-Wave (come ad es. quelle di sicurezza) o che ancora non ha rilasciato un nuovo firmware che introduca la compatibilità con le più recenti classi Z-Wave.
Per questo motivo noi di iDomotica testiamo approfonditamente le nostre centrali con tutti i dispositivi Z-Wave che abbiamo in catalogo, segnalando eventuali limiti o incompatibilità nella tabella presente in ogni scheda prodotto.
Creazione di scene e regole
Le scene sono l’elemento che dà vita al un sistema di home automation, permettendo di controllare vari dispositivi allo stesso tempo. Possono essere attivate manualmente dall’utente, via smartphone o tablet, o da un sensore o un altro dispositivo della rete. Un esempio comune è un sensore di movimento che fa accendere tutte le luci di una stanza (oppure le modula di intensità portandole ognuna al livello desiderato) e poi le spegne quando non rileva più movimento.
Le scene vengono create e modificate utilizzando l’interfaccia utente via browser della centrale, e ogni centrale ha adottato un sistema più o meno visuale per rendere la programmazione semplice e intuitiva. Rimangono però, tra le varie centrali, differenze importanti in termini di intuitività e funzionalità.
Fibaro Scene Builder
Il Fibaro Scene Builder è un intuitivo editor a blocchi che permette di creare facilmente scene del tipo “IF/THEN” (se/allora). È in grado di raccogliere impulsi da temporizzatori, dispositivi, condizioni meteo, variabili globali e persino altre scene, permettendo di controllare dispositivi, dispositivi virtuali e scene. Lo Scene Builder è discretamente flessibile, ma le limitazioni più importanti sono l’impossibilità di accedere a tutti i parametri di tutti i dispositivi (ad es. alcuni multi-sensori) e la mancanza di una condizione ELSE (“altrimenti”), per sopperire alla quale è necessario creare un’altra scena. Nel solo Home Center 2 è possibile convertire o “tradurre” una scena a blocchi già creata in una scena in codice di programmazione Lua, per poterla modificare a proprio piacimento e andare oltre le possibilità dell’editor a blocchi. Ovviamente è necessaria una conoscenza del linguaggio Lua e delle API messe a disposizione da Fibaro, che comunque sono ben documentate sul sito del produttore. Questa modalità non è accessibile nel modello più economico di centrale Fibaro, Home Center Lite.Vera Scene Editor
Vera non offre un editor a blocchi ma una semplice procedura guidata, che in pochi passi permette di creare scene semplici che coinvolgono più dispositivi, impostare ritardi di esecuzione, limitare la validità temporale delle scene a determinati orari della giornata etc. Il limite più importante è che, di base, non è possibile utilizzare condizioni “AND”, vale a dire controllare più di una condizione per eseguire la scena (ad es.: se il sensore rileva movimento in cucina E la finestra è chiusa accendi il condizionatore a 28°). È possibile scaricare dei plugin come PLEG o Combination Switch per ovviare al problema, ma, anche a causa dell’interfaccia utente di Vera non particolarmente intuitiva, sono abbastanza complessi da padroneggiare. Altra mancanza sono i timer dei dispositivi, vale a dire il numero di minuti da cui viene/non viene attivato un attuatore o un sensore rileva/non rileva qualcosa. Quindi non sarà possibile creare una scena del tipo “se il sensore di movimento non rileva movimento in cucina da più di 10 minuti, spegni le luci”. In compenso è possibile eseguire un blocco di codice in Lua per avere un controllo più approfondito sulla scena.Zipato Rule Creator
Zipabox, Zipamicro e Zipatile offrono un editor estremamente flessibile, nel quale si selezionano e trascinano blocchi a incastro per creare una scena (o regola) per controllare il sistema. Supporta la logica completa IF/THEN/ELSE (se/allora/altrimenti) ed è possibile utilizzare come variabili in ingresso tutti i dispositivi inclusi nel sistema Zipato e i rispettivi valori, compresi i timer dei dispositivi. La limitazione principale è che si tratta di un sistema basato su cloud, e bisogna avere una connessione a internet attiva per collegarsi ai server di Zipato per creare e modificare scene. Inoltre, nonostante la semplicità di utilizzo, alcune operazioni con i blocchi a incastro non sono propriamente intuitive, ma richiedono una po’ di pazienza e di tentativi per essere comprese e sfruttate appieno. Inoltre, non è supportato nessun linguaggio di scripting (ad es. Lua) per cui è impossibile scrivere blocchi di codice che agiscano sulle scene indipendentemente dai blocchi grafici.Contabilizzazione energetica
Conoscere e monitorare i propri consumi energetici è un aspetto cruciale di un impianto di domotica wireless, ed è la strada più diretta per arrivare a un notevole risparmio energetico: prima di tutto bisogna conoscere quali sono le fonti di consumo principali all’interno della propria abitazione, per poter in seguito intervenire per razionalizzarle e ottimizzarle.
Gli switch on/off, i dimmer e i moduli tapparella che trovi sul nostro store sono dotati di sofisticati power meter a bordo, in grado di trasmettere alla centrale i dati rilevati di potenza istantanea (Watt), Kw/ora, tensione, fattore di potenza etc. Con i misuratori a pinze amperometriche potrai misurare il consumo complessivo al contatore, ma anche la produzione di energia dai pannelli fotovoltaici o altre fonti rinnovabili.
Mentre tutte le centrali domotiche sono in grado di leggere e memorizzare questi dati, Home Center 2 e Home Center Lite di Fibaro sono quelle che meglio le sintetizzano e presentano all’utente, con grafici chiari e leggibili sul consumo elettrico, divisi per fasce temporali, raggruppati per stanze etc. Nota: questa funzione è disponibile solo sull’app per tablet e dal pannello di configurazione via browser, e non (ancora) sull’app per smartphone.
Zipato fornisce dei grafici storici molto precisi per ogni singolo dispositivo, visibili solo dal pannello di configurazione via browser e non dalle app per tablet e smartphone, ma la sua pecca principale è la mancanza di raggruppamenti logici in grado di presentare all’utente un “quadro generale” dei consumi.
Vera chiude all’ultimo posto questa particolare classifica in quanto adotta un sistema di terze parti (Ergy) per il monitoraggio e lo storage dei dati, che però è in lingua inglese, orientato al mercato dell’energia USA e non particolarmente intuitivo da utilizzare.
Programmazione avanzata (LUA/LUUP)
Lua è un linguaggio di scripting molto utilizzato nei videogiochi, che si è fatto strada anche nei sistemi di home automation laddove c’è la necessità di creare scene più complesse di quelle permesse dagli editor grafici e dalle procedure guidate. Alcune tipologie di scena, soprattutto quelle che coinvolgono molti dispositivi e richiedono un controllo fine delle variabili, possono essere create solo programmando in Lua.
Lua è disponibile su Fibaro Home Center 2 e Vera Edge, ma non su Fibaro Home Center Lite e sulle centrali Zipato.
App di controllo
Le app di controllo su smartphone e tablet sono un elemento molto importante perché rappresentano l’interfaccia principale tra l’utilizzatore e il sistema, e sono l’elemento con cui interagirai più spesso. Tra le app per smartphone, quella di Fibaro spicca per la cura grafica e la ricchezza di icone; Zipato ha scelto invece un approccio minimalista, che può o meno piacere a seconda dei gusti, mentre Vera è il “brutto anatroccolo” con un’app che è puramente funzionale e non spicca sicuramente per eleganza e comodità di utilizzo, ma fa il suo lavoro.
Per quanto riguarda i tablet, anche qui Fibaro ha svolto un lavoro egregio, ridisegnando completamente la sua interfaccia e organizzando videate e comandi per sfruttare al meglio lo schermo più grande. Zipato, a oggi, offre due app diverse per iOS (più vecchia) e Android, nessuna delle quali è realmente organizzata per sfruttare al massimo lo schermo del tablet.
Vera, anche qui, si limita a presentare la UI del browser in versione mobile.
Tutte le app messe a disposizione dai produttori sono gratuite e possono essere scaricate da App Store e Google Play Store, a seconda del sistema operativo utilizzato. Nota stonata è la disponibilità di app per Windows Phone, dove esiste ufficialmente solo l’app di Vera (in beta). Per Fibaro è disponibile un’app di controllo di terze parti che però non viene aggiornata da tempo e non supporta i firmware più recenti delle centrali, quindi è di fatto inutilizzabile; per Zipato non esiste (ancora) nulla. Quindi per controllare il sistema bisognerà giocoforza utilizzare un dispositivo iOS o Android.
In alternativa alle applicazioni native dei produttori, noi di iDomotica consigliamo Imperihome, un’app di terze parti disponibile per tablet e smartphone, sia iOS sia Android, che è in grado di controllare completamente Vera e Zipato (il supporto per Fibaro esiste ma al momento è solo in rete locale e non da remoto). Imperihome mette a disposizione utili funzioni aggiuntive come il controllo vocale, la possibilità di creare la propria dashboard multipagina con i comandi preferiti o più utilizzati, creare gruppi di attuatori e sensori direttamente dall’app, controllare diversi sistemi indipendenti da un’unica interfaccia etc. È possibile utilizzare Imperihome gratuitamente, ma sbloccando la versione Pro (al costo di 5,49 euro) si ha accesso a tutte le sue notevoli funzionalità.
Plug-in e componenti aggiuntivi
Vera e Fibaro danno la possibilità di espandere le funzionalità delle loro centrali tramite plug-in, piccoli pacchetti scaricabili direttamente dall’interfaccia della centrale che aggiungono ulteriori funzionalità e compatibilità con dispositivi non Z-Wave quali termostati WiFi, sistemi di irrigazione, smart TV etc.
Vera
Vera offre una quantità enorme di plug-in nel suo MIOS Marketplace, quasi sempre gratuiti e realizzati dagli utenti (la comunità di sviluppatori Vera è vastissima e attiva da più di un decennio). Troverai quindi integrazioni con tantissimi dispositivi, anche se la qualità è altalenante.Fibaro
Fibaro ha introdotto il supporto per i plugin dalla versione 4 del firmware, con pacchetti che promettono compatibilità con dispositivi multimediali come Sonos, smart TV Philips, Samsung ed LG, lettori blu-ray, il termostato Nest, i prodotti Netatmo, il sistema di illuminazione led multicolore Philips Hue etc.Zipato
Zipato non utilizza lo stesso concetto di “plugin” utilizzato da Vera o Fibaro ma identifica i sistemi di terze parti come “reti” da integrare. E’ infatti vasta (forse la più ampia) la possibilità di interazione con altri protocolli o sistemi come ad es. SONOS, Somfy, Philips Hue, Nest, DooBird, etc.Su cloud o su server locale?
Il trend degli ultimi anni è quello di spostare sempre più l’utilizzo delle nostre risorse dalle reti locali (PC, NAS, etc.) al cloud, vale a dire su server remoti che offrono sicurezza e backup dei dati dandovi accesso via internet, ma ancora non è chiaro se sia una cosa positiva o negativa nel caso dei sistemi di home automation, soprattutto dal momento che la centrale è il centro nevralgico dell’intero impianto.
Zipato è un sistema basato su cloud, vale a dire che ogni operazione che vogliamo compiere (aggiungere o modificare un dispositivo o una scena, etc.) va effettuata sul cloud di Zipato usando una connessione a Internet. Una volta effettuate le operazioni, tutti i dati verranno copiati (sincronizzati) sulla centrale in casa nostra. Il problema è che se il cloud non è per qualsiasi motivo raggiungibile resteremo tagliati fuori dalla gestione della nostra centrale. Proprio per minimizzare questi problemi, Zipato ha spostato la sua intera infrastruttura sui server AWS di Amazon, che offrono un’altissima affidabilità.
Le centrali di Fibaro e Vera, invece, hanno un server web a bordo, per cui tutte le operazioni possono essere compiute collegandosi con il browser direttamente all’indirizzo IP della centrale, e funzionano discretamente bene anche in assenza di internet. È comunque consigliabile concedere alle centrali un collegamento stabile a internet, principalmente per garantirsi la possibilità dell’accesso remoto, ma anche per permettere ai sistemi di sincronizzarsi con i server di orario e meteo, poter ricevere gli aggiornamenti del firmware e copiare i backup delle configurazioni della centrale sul server.
Espandibilità
Nativamente le centrali sono state progettate per controllare dispositivi Z-Wave, ma a seconda dei casi è possibile estenderle per controllare componenti di sistemi di automazione diversi. I modi possibili sono due:
Controllo attraverso la rete IP (Ethernet & WiFi)
Ormai quasi tutti i dispositivi tecnologici (sistemi audio multistanza, smart TV, console per videogiochi, Android TV etc.) sono in grado di connettersi alla rete domestica, utilizzando una connessione cablata o attraverso il WiFi, e così anche altri hub di home automation come ZigBee, LightwaveRF, Philips Hue e molti altri. Se il dispositivo da controllare si trova sulla stessa rete IP della centrale domotica, questa sarà in grado di inviare comandi HTTP o UDP attraverso il router.
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Vera può utilizzare script Lua e plugin per controllare dispositivi IP;
- Anche Fibaro può farlo allo stesso modo (questo vale per HC2, mentre HCL può utilizzare solo i plugin);
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Zipato può solo inviare semplici comandi via HTTP, quindi il supporto a dispositivi IP è più limitato (ha in compenso la capacità di esporre su internet i suoi virtual devices, per integrarsi ad. es. con servizi web come IFTTT).
Adattatori e moduli di espansione
Se desideri controllare dispositivi basati su un protocollo diverso da Z-Wave ti servirà un modulo d’espansione per la centrale, che possa comunicare alla giusta frequenza radio e con il corretto protocollo dati. Al momento le alternative disponibili sono:
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RFXtrx433E — L’unità ricetrasmittente RFXtrx433E può collegarsi in USB al Vera e permette di controllare tramite plugin molti dispositivi che adottano il protocollo LightwaveRF (ad es. motori per tapparelle, tende e serrande Somfy, etc.) oltre a numerosi dispositivi a 433Mhz di Oregon Scientific, Owl, HomeEasy, etc. Si tratta comunque di configurazioni avanzate che richiedono una certa propensione tecnologica da parte dell’utente per essere impostate.
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Moduli di espansione Zipato — Zipato offre per la sua centrale Zipabox (non Zipatile) una vasta gamma di moduli di espansione che permettono di controllare nativamente dispositivi LightwaveRF, 433Mhz, ZigBee, KNX, EnOcean e allarmi filari. In questo caso l’integrazione è curata direttamente dal produttore e si tratta di sistemi plug’n play di facile installazione.
Espandibilità - parte 2
Un altro fattore da tenere in considerazione nella scelta della centrale di controllo è la possibilità o meno di effettuare il cosiddetto “bridge”, vale a dire collegarsi a un’altra centrale dello stesso tipo attraverso la rete IP, per espandere la portata dell’impianto al di là delle possibilità fisiche del protocollo radio.
Un esempio pratico: installando un impianto in una villetta a due piani di una certa estensione, magari con giardino, è molto probabile che una sola centrale domotica posizionata al piano terra non riesca a gestire i dispositivi più lontani in giardino e al primo piano, e questo nonostante il protocollo Z-Wave crei una rete a maglie tra i dispositivi che li fa agire da ripetitori di segnale.
In questo caso, passando un cavo di rete LAN fino a un punto designato in giardino, e un altro verso il primo piano e collegandoli poi allo stesso router o switch a cui è collegata la centrale master, potremo installare altre due centrali “slave” alle quali far gestire i dispositivi della propria zona. La centrale master vedrà i dispositivi gestiti dalle altre due esattamente come fossero i suoi, grazie appunto alla funzionalità di bridge IP, e sarà possibile creare scene e collegamenti in modo del tutto naturale.
Grazie a questa funzione la domotica wireless può spingersi anche oltre il suo normale limite di applicabilità, quasi sempre definito dalla portata radio, con i due svantaggi della necessità di dover passare un cavo LAN aggiuntivo per ogni zona e dell’aumento del costo dell’impianto (visto che bisognerà acquistare ulteriori centrali).
Al momento questa funzionalità è compresa solo nel pacchetto di funzionalità base di Fibaro, con la precisazione che la centrale master deve per forza essere Home Center 2, mentre una o più Home Center Lite possono agire da slave. Zipato propone una funzione simile (chiamata “cluster”) attraverso il suo cloud, ma richiede un consistente pagamento annuale, mentre Vera non lo permette proprio.
Aggiornamenti firmware e supporto tecnico
Oltre alle caratteristiche tecniche di ogni centrale viste fin qui, può essere interessante valutare la disponibilità di aggiornamenti firmware regolari e di supporto tecnico.
Aggiornamenti firmware
Tutte le centrali ricevono regolarmente aggiornamenti firmware, e sta a te decidere se e quando installarli. Generalmente i sistemi già installati e configurati rimangono stabili dopo un aggiornamento, ma può succedere che qualcosa vada storto e sia necessaria la riconfigurazione di uno o più dispositivi, o nel caso peggiore il rollback a un precedente backup della configurazione. Nel mondo della tecnologia vale sempre il vecchio adagio “se non è rotto, non ripararlo”, che nel nostro caso si traduce in “non aggiornare la centrale se sta funzionando bene”!Supporto tecnico del produttore
Lo staff tecnico di iDomotica è sempre disponibile a fornirti guide, consigli e suggerimenti in caso di problemi, e con i nostri ticket di assistenza potremo collegarci in remoto alla tua centrale (o in alternativa al tuo PC via Teamviewer) per tentare di risolvere il problema in maniera più rapida ed efficace. In alternativa potrai sempre rivolgerti al servizio assistenza dei singoli produttori, ma, visto che si tratta di sistemi integrati di diverse aziende, sarà prima di tutto necessario capire qual è il giusto interlocutore. Servirà inoltre saper comunicare per iscritto in lingua inglese.Conclusione
Come detto all’inizio della guida, quella della centrale è una scelta molto personale: quello che a noi piace in una centrale per te potrebbe essere un aspetto negativo. Un valido strumento per aiutarti a scegliere rimane quello di confrontare le caratteristiche cruciali dei diversi prodotti, e per questo motivo abbiamo predisposto la tabella comparativa qui sotto.